Informazioni personali

domenica 11 settembre 2011

http://alternativaemiliaromagna.blogspot.com/2011/09/attentato-torri-gemelle-decennale.html



ATTENTATO TORRI GEMELLE - Decennale 11/09/2001 - 11/09/2011




 In occasione del decennale trascorso dopo l'attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle,Salotto Precario ha organizzato un cineforum durante la Festa dell'Unità di Bologna incentrato sulle "teorie del complotto"  .Ieri sera 10 /09/2011  è stato proiettato il fim ZERO di Giulietto Chiesa.Ospiti :Lucia Scogna  e Gerardo Musca portavoci di Alternativa e del documento redatto dall'ufficio centrale  di  Giulietto Chiesa momentaneamente impegnato in Russia.Chiesa dopo essere stato informato ha ritenuto opportuno mandare le sue dichiarazioni attraverso i suoi referenti in Regione Emilia Romagna e sul Territorio Nazionale.


GIULIETTO CHIESA : NON E’ COMPLOTTISMO


 I termini negazionista e complottista che vengono liberamente usati li trovo offensivi. Dovremmo contestarli in ogni occasione.
Chi crede nella versione ufficiale come li chiamiamo? Credulosionisti? Ottusionisti?

Se dico che le risposte assai poco sensate dell'amministrazione USA non sono soddisfacenti perché devo essere definito complottista o negazionista? Sono uno che si sforza di analizzare lucidamente la realtà e di darne una spiegazione logica. Se una cosa non mi risulta convincente, non mi risulta convincente, anche se deriva da una risposta "ufficiale". La storia, specie quella italiana, è ricchissima di casi in cui i governi e le istituzioni hanno mentito. Quindi è assolutamente legittimo dubitare e chiedere spiegazioni convincenti.

L'11 settembre 2001 ho visto l'attentato dapprima alla televisione greca (ero in un albergo dell'isola di Naxos), poi sulla CNN e poi su RAI 1 e nella stessa giornata mi sono subito chiesto alcune domande, che mi sono sembrate ovvie:
  • Come è possibile che la difesa aerea USA, il paese più militarizzato e tecnologico del pianeta, in quasi due ore non sia mai stata in grado di intervenire e che abbia persino permesso di colpire il quartier generale della propria difesa.
  • Come sono potute crollare in quel modo inspiegabile le due torri (del crollo ancora più inspiegabile della terza torre ho saputo solo in seguito).
  • Che vantaggio hanno gli attentatori a compiere un attentato così clamoroso che comporterà inevitabilmente una pesante ritorsione militare nei loro confronti.
Negli anni successivi mi sono molto informato tramite Internet, confrontando tesi e controtesi, e il numero di domande è enormemente cresciuto, ma le risposte ufficiali sono quasi sempre state del tutto insoddisfacenti, mentre gran parte delle tesi di chi le contestava diventavano, alla prova dei fatti, sempre più concrete e dimostrate dalle prove che poco alla volta emergevano. Altro che negazionista o complottista.

Comunque, stamattina ho avuto il piacere di vedere nella piccola edicola vicino a casa mia tre copie dell'Espresso con allegato il cofanetto di DVD includente Zero. La distribuzione del film Zero in DVD e via download finora è stata decisamente poco brillante, non solo a causa del boicottaggio al film, ma questa operazione con L'Espresso è finalmente una buona mossa. La produzione di Zero ha comunicato ai piccoli coproduttori del film che diversi redattori del gruppo Espresso e Repubblica hanno cercato di impedire la distribuzione del film tramite la rivista, ma evidentemente non ci sono riusciti.

GIULIETTO CHIESA -  DANILO LOLLOBRIGIDA -  ANDREA PINNA - LUCIA SCOGNA - GERARDO MUSCA  

           Contatti: info@alternativa-politica.it
           Sito web: http://www.alternativa-politica.it
           Sito web: http://alternativaemiliaromagna.blogspot

venerdì 26 agosto 2011


Brasile: scoperto un fiume che scorre 4km al di sotto del Rio delle Amazzoni


Venerdì 26 Agosto 2011 13:12    Scritto da Eleonora Cresci


Venerdì 26 Agosto 2011 13:12    Scritto da Eleonora Cresci
rio_amazzoni
Il Rio delle Amazzoni pare sia in buona compagnia: secondo uno studio di alcuni ricercatori, sembra infatti che, a 4000 metri di profondità, scorra un altro fiume sotterraneo, che segue più o meno la stessa direzione del Rio delle Amazzoni, da ovest verso est.
Gli esperti sono arrivati a questa conclusione dopo ben 6 anni di studi sui dati raccolti dai 241 pozzi scavati lungo l'Amazzoni dalla compagnia statale Petrobras alla ricerca di petrolio. Questo secondo fiume, ribattezzato Rio Hamza dal nome dello scienziato che ha guidato la ricerca, Valiya Hamza, sarebbe lungo ben 6000 km e largo oltre 200, con un flusso medio di 3.000 metri cubi al secondo, come quello del Nilo, ma pari ad appena il 3% di quello del Rio delle Amazzoni.
La corrente però è lentissima, dovuta al fatto che l'acqua scorre attraverso sedimenti porosi di roccia e, mentre nel tratto andino il flusso è quasi verticale, subito dopo si mantiene estremamente orizzontale, rallentando il movimento fino a sfociare nell'Oceano Atlantico, come il suo fratello maggiore.
I risultati dello studio, che verranno confermati entro la fine del 2014, sono stati presentati la scorsa settimana a Rio de Janeiro in una riunione della Società Brasiliana di geofisica. La scoperta dell'esistenza di un corso d'acqua sotterraneo significherebbe che la foresta pluviale amazzonica ha due sistemi di scarico delle acque, fattore che andrebbe preso in considerazione per i futuri studi su questo importante e variegato ecosistema.
Non ci resta dunque che attendere la conclusione degli studi tra qualche anno, per scoprire se realmente il Rio delle Amazzoni viaggia in parallelo ad un secondo fiume e cosa questo possa comportare a livello ambientale e di salvaguardia della Foresta Amazzonica.

Eleonora Cresci
     

mercoledì 24 agosto 2011

Bicentenario Verdi: cercasi sponsor per arredi “speciali

 23.08.11 / SICUREZZA E QUALITÀ URBANA


In vista delle celebrazioni del bicentenario verdiano del 2013, l’Amministrazione comunale cerca sponsor per arredare 27 rotatorie, una per ogni opera di Verdi. Fino al 20 settembre sono aperte le adesioni all’iniziativa, rivolta a sponsor privati, disponibili a farsi carico dell’arredo e della successiva gestione del verde di ogni rotatoria dedicata alle opere del Maestro. Le sponsorizzazioni sono aperte a tutti.
verdi
In vista delle celebrazioni del bicentenario verdiano del 2013, l’Amministrazione comunale cerca sponsor per arredare 27 rotatorie, una per ogni opera di Verdi.
Fino al 20 settembre sono aperte le adesioni all’iniziativa, rivolta a sponsor privati, disponibili a farsi carico dell’arredo e della successiva gestione del verde di ogni rotatoria dedicata alle opere del Maestro. Le sponsorizzazioni sono aperte a tutti.

Chi fosse interessato o desiderasse ricevere maggiori informazioni, può contattare il Servizio Tecnico del Verde di Parma Infrastrutture alla mail serviziotecnico.verde@parmainfrastrutture.it o chiamare il numero 0521218983 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00).

Le rotatorie che saranno dedicate alle opere verdiane sono poste sulle arterie principali in ingresso alla città e gli arredi dovranno evocare le 27 opere di Verdi, un’opera per rotatoria.
Così come definito dal regolamento per le sponsorizzazioni, il progetto del relativo allestimento dovrà essere presentato e realizzato direttamente dallo sponsor sulla base delle indicazioni preliminari fornite dal Servizio Tecnico Verde al quale è riservato anche il successivo compito di approvazione del progetto esecutivo.

“Celebrare i duecento anni dalla nascita del Maestro Verdi – ha detto l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi – è un impegno che ci deve vedere tutti coinvolti: istituzioni e privati, infatti, lavorando assieme possono dar vita a sinergie positive per la città”.
“Esprimo soddisfazione e compiacimento – ha dichiarato il consigliere di Impegno per Parma (IPP) Stefano Bianchi – nel riscontrare l’impegno dell’Amministrazione determinato a stimolare proposte concrete per la realizzazione delle rotatorie verdiane, approvate in Consiglio Comunale, che costituiranno un biglietto da visita per chi visiterà la nostra città”.

Ma chi ha vinto la guerra in Libia?


L'uscita di scena di Gheddafi, vivo a morto, è il futuro certo. Lui la guerra l'ha persa. Ma chi è che l'ha realmente vinta e chi governerà il Paese? [Ennio Remondino]


martedì 23 agosto 2011 09:58

Ma chi ha vinto la guerra in Libia?
Ma chi ha vinto la guerra in Libia?
di Ennio Remondino

Guerre orfane e senza figli. Le guerre, per quante ne ho conosciute e frequentate (e sono molte), hanno tutte un vizio: «Nascono orfane e muoiono sempre senza figli». Battuta da tradurre. Non c'è mai un padre riconosciuto all'inizio di un conflitto: è Gheddafi che ha esagerato nelle repressioni interne o è qualche leader occidentale (Nicolas Sarkozy in primis), che ha deciso fosse arrivato il momento utile per ripulire l'immagine degli amici dell'occidente sulla fascia mediterranea dopo Tunisia ed Egitto? Soprattutto, le guerre orfane non generano mai figli. Nel senso che le conseguenze imprevedibili e spesso catastrofiche del dopoguerra non vanno mai in conto a nessuno. O meglio, sono sempre figlie di chi la guerra ha perso. Comodo, scontato e sovente falso. Ma si sa: la storia, e purtroppo anche la cronaca, la scrive il vincitore.

La lezione Iraq e Afghanistan. Per memoria comune basterebbe ricordare le guerre bushiane in Iraq e Afghanistan. Combattimenti lampo con ritmi televisivi, e poi lo stillicidio di anni di "dopoguerra" che produce più vittime della guerra stessa. Saddam ucciso, ma cosa è il "dopo Saddam". Esiste ancora un Iraq unitario o è una finzione che mette assieme tre Stati ufficiosi e incompatibili tra loro? A nord c'è il Kurdistan di Arbil, al centro la Baghdad senza petrolio dei sunniti, e a Bassora i filo-iraniano sciiti. Per l'Afghanistan è pure peggio. Oltre al rosario di morti anche italiani che segna quell'avventura nata sull'emozione dell'11 settembre, alla caccia a Bin Laden, ora, a tornare con l'aurea dei partigiani liberatori dall'occupazione, sono i talebani che, visti più da vicino di un caccia bombardiere, fanno paura e vincono.

Mediazione tra ideali o tra Kabile? E con la Libia, come la mettiamo? Che governo nazionale nascerà dall'assemblaggio tribale tra le varie Kabile che compongono e governano i diversi territori tra Tripolitania e Cirenaica? Sappiamo che, all'inizio della rivolta armata dei senussiti di Cirenaica, orfani del regno di Idris, c'era anche qualche nucleo islamista e una sparuta pattuglia democratica (intesa nel concetto occidentale della parola). Ora assistiamo alla corsa al dissenso dell'ultimo minuto per riciclare antichi complici del vecchio regime. Che ne potrà uscire da una simile e indefinita accozzaglia di interessi contrapposti? Di certo il mondo dovrà fare i conti con un paese distrutto e con partner inaffidabili. L'occidente scoprirà presto di aver speso tempo e denaro per portare al potere un "Partito" di cui ignora natura e programmi.

L'occidente e i guai di casa sua. Ora l'occidente, bruciata la carta estrema dell'intervento militare, deve tornare alla politica, e qui cominciano i guai. Con quale credibilità, dopo quanto s'è visto nei casi già citati? E quale "occidente"? Quello dell'apparente disinteresse statunitense o quello del neo interventismo post-coloniale di una "Grandeur" francese alla Sarkozy? Tunisia ed Egitto attendono il compimento delle loro rivoluzioni e anche in quelle situazioni più favorevoli, il modello di democrazia in chiave occidentale fa fatica a trovare una traduzione in cultura musulmana. Nel frattempo restano al potere Bashar Al Assad in Siria, Ali Abdulla Saleh nello Yemen, Omar Al Bashir in Sudan e Mahmud Ahmadinejad in Iran. Con l'occidente costretto a rincorrere e trovare rimedi soprattutto alla crisi economica e finanziaria di casa.

lunedì 22 agosto 2011


Gli editoriali di PeaceLink 

Strage a Tripoli, i giornalisti sono asserragliati nei sotterranei

Si conclude in un bagno di sangue l'ultima guerra umanitaria della Nato

La propaganda ha presentato questo epilogo come una marcia trionfale, con le truppe di Gheddafi che si arrendono e la popolazione che fa festa. Invece è di centinaia di morti il bollettino di guerra, destinato a peggiorare perché in gioco non c'è la vita umana ma il petrolio libico
22 agosto 2011 - Alessandro Marescotti
In queste ore si sta consumando una strage a Tripoli.
Alessandro Colombo, docente di relazioni internazionali all’Università degli Studi di Milano, ha parole amare:

"La missione della Nato e l’intervento della comunità internazionale sono stati giustificati sulla base di ragioni umanitarie e sarebbe un disastro – per la Nato e per la comunità internazionale – se i ribelli, arrivati a Tripoli, facessero quello che la Nato ha impedito di fare a Gheddafi a Bengasi".


La propaganda ha presentato questo epilogo come una marcia trionfale, con le truppe di Gheddafi che si arrendono e la popolazione che fa festa. Invece è di centinaia di morti il bollettino di guerra, destinato a peggiorare perché in gioco non c'è la vita umana ma il petrolio libico.
Gli insorti possono contare sull'appoggio della Nato. Nella foto un blindato usato dai ribelli

Questa è una guerra cominciata nell'ipocrisia e che sta terminando nel cinismo.
Doveva essere un'operazione per rompere l'assedio di Bengasi e si conclude con l'assedio di Tripoli. Il prima era cattivo, il secondo è buono.
Doveva essere una "guerra umanitaria" per salvare vite umane e si conclude con un bagno di sangue.
Doveva essere il trionfo dell'Onu e invece adesso l'Onu tace, completamente esautorato.
La risoluzione Onu doveva servire al cessate il fuoco ma le milizie antigheddafi hanno detto che bisognava combattere fino alla vittoria, e hanno messo alla porta l'inviato dell'Onu, con il consenso della Nato.
Non importa chi vincerà e quando.
Questa guerra è una sconfitta per tutti coloro che l'anno sostenuta.
Si conclude in un bagno di sangue l'ultima guerra umanitaria della Nato, una guerra per procura in cui non volevamo rimetterci i nostri uomini e abbiamo fatto morire gli altri.
I vincitori di domani sono già pesantemente sconfitti oggi da questo spaventoso epilogo di sangue.


Note:
Cover Operations" in Libia. Sono le operazioni clandestine che la CIA è autorizzata a compiere per aiutare i "ribelli". Da cinque mesi Obama aveva dato l'OK. "Anche la Nato è coinvolta nelle operazioni", ha spiegato poco fa Ahmed Jibril, portavoce degli insorti. Ormai è un'operazione "congiunta" fra insorti e Nato, ed emergono i retroscena di un'azione in aperta violazione della risoluzione Onu sulla Libia.

mercoledì 17 agosto 2011

Nasa: Elenin stella nana bruna verso la terra, il termine è il 16 settembre, cosa accadrà?


.blogspot.com/2011/08/nasa-elenin-stella-nana-bruna-verso-la.html   

  Sotto sotto senza nessuno che dica nulla ecco che in questo mondo un pò sfigato, sfortunato, martorizzato, in presa a Satanismi, Massonerie di ultima specie, ed altri gruppi tutti devoti  al un Architetto che non ha neanche la laurea, ecco che arriva Elenin una stella nana bruna. Le nuove informazioni vengono dalla Nasa, che ben consapevole del fenomeno ha preferito tacere su questi temi. Si può osservare, da un modello matematico della NASA, della cometa Elenin, che un grande corpo celeste è già penetrato nel nostro sistema solare e ci arriverà spaventosamente vicino nell’autunno del 2011. mentre i Massoni ed i nemici della chiesa si scervellano a distruggerla dall'interno e dall'esterno, ecco che è meglio non farci prendere dal panico, anzi io la vedo come una soluzione, un avvertimento. Ciò che non sappiamo è la dimensione e la massa della cometa Elenin (ovviamente le autorità competenti lo sapranno benissimo). 


David Morrison, scienziato di astrobiologia della NASA, in un comunicato ufficiale del 1 ° marzo non ha riconosciuto Elenin come una minaccia. Dieci giorni dopo Elenin è entrata in allineamento con la terra e il sole. . . e il Giappone è stato quasi distrutto.
Morrison ha confermato che il perielio di Elenin (cioè quando è più vicina al Sole) sarà nei primi di settembre del 2011 ad una distanza dal sole di 65 -70 milioni di chilometri. Il giorno nella quale sarà più vicina alla Terra cade il 16 ottobre, con una distanza di circa 34 milioni di km, crede però che non vi sia nessun motivo per temere Elenin, la considera una cometa normale. Mi chiedo se abbia cambiato idea dopo l’11 marzo. Respinge tutti gli allarmi considerandoli alla stregua di finzione.


CONCLUSIONI

L’avvicinarsi di una stella nana bruna darebbe molte risposte su ciò che sta accadendo intorno a noi. Nessuno sa veramente cosa succederà in autunno di questo anno al momento che questo corpo celeste si metterà in mezzo tra noi e il sole per poi rimbalzare verso il vicinato della Terra. Una persona ha ipotizzato che potrebbe andare a colpire la Luna e distruggerla. Potrebbe colpire anche noi sulla Terra, se la traiettoria del suo percorso dovesse modificarsi (o se i dati stessi su Elenin fossero stati modificati in modo da non riuscire a precalcolare il giusto percorso dell’asteroide).
Se siamo fortunati, non succederà nulla ma l’umanità non sta attraversando un periodo fortunatissimo in questi ultimi tempi.
Quello che sembra probabile accadrà è quello che la maggior parte delle antiche culture e delle religioni ricordano nei loro testi e cioè episodi cataclismatici e di diluvi che devastarono tutto il mondo. Gli unici modi per i quali possa avvenire un diluvio universale sono la caduta di un asteroide, l’inversione dei poli, o un oggetto molto denso che passando vicino alla Terra provoca un gigantesco Tsunami. L’attrazione gravitazionale dovrebbe spostare grandi masse di acqua, proprio come la luna fa oggi su scala minore, in forma di maree.
..............................................................................
UK
Underneath without anyone saying anything here in this world a little unfortunate, unlucky,
martyred, Satanism Jack's last species, Hermetic and other groups all devotees to an architect who did not even graduation, here comes a brown dwarf star Elenin. The new information from Nasa, which are well aware of the phenomenon has preferred to remain silent on these issues. You can see, from a mathematical model of the NASA Comet Elenin, that a large celestial body has already penetrated into our solar system and there will come frighteningly close in the fall of 2011. While the masons and the enemies of the Church is crazy's to destroy it from within and from outside, you better not panicking, but I see it as a solution, a warning. What we don't know is the size and mass of Comet Elenin (obviously the competent authorities will know very well).
David Morrison, scientist of NASA's Astrobiology, in an official statement of 1 March not acknowledged Elenin as a threat. Ten days after Elenin came into alignment with the Earth and the Sun ... and Japan was almost destroyed.
Morrison has confirmed that the perihelion of Elenin (i.e. when it is closest to the Sun) will be in early September 2011 at a distance from the Sun of -70 million km 65. The day in which will be closer to the Earth falls on 16 October, with a distance of approximately 34 million miles, believes however that there is no reason to fear Elenin, consider a normal Comet. I wonder whether he had changed his mind after the 11 March. Rejects all alarms considering them as fiction.
CONCLUSIONS
the approach of a brown dwarf star would give many answers on what is happening around us. Nobody really knows what will happen in the autumn of this year at the time that this body will between us and the Sun and then bounce towards the neighbourhood of the Earth. One person has suggested that it might go to hit the Moon and destroy it. Also we could hit the Earth, if the trajectory of his career were to change (or if the data itself on Elenin were modified to not be able to precalculate the righteous path of the asteroid).
If we are lucky, nothing will happen but not humanity is going through a great period in recent times. What seems likely to happen is what most of the ancient cultures and religions are in their texts and that episodes cataclismatici and floods that devastated the world. The only ways for which can be a flood are the fall of an asteroid, the reversal of the Poles, or a very dense object, passing close to Earth that causes a gigantic Tsunami. The gravitational attraction should move large masses of water, just as the moon does today on a smaller scale, in the form of tides.

mercoledì 10 agosto 2011

Washington rende obbligatorio l’impianto di un microchip RFID per tutti gli americani !


Michel Upmann
E’ confermato, il Progetto di Legge sulla Salute di Obama renderà obbligatorio l’impianto di un microchip RFID per tutti i cittadini americani. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip sottocutaneo.
Alterinfo.net

In un documento ufficiale, vi è la prova che questi dispositivi fossero già previsti nel 2004. Questo documento della FDA (Food and Drug Administration), datato 10 Dicembre 2004 è intitolato Class II Special Guidance Document : Implantable Radiofrequency Transponder System for Patient identification and Health information ( Documento di orientamento  speciale di classe II : Sistema di transponder impiantabile a Radiofrequenze per l'identificazione dei Pazienti e le informazioni relative alla salute).
L’impianto di un microchip per i pazienti che contenga le informazioni sulla loro salute era quindi già allo studio nel 2004. Nel Progetto di Legge intitolato America's Affordable Health Choices Act of 2009 (Legge del 2009 sulle scelte di salute finanziariamente abbordabili  dell’America), si può leggere nel paragrafo Subtitle C – National Medical Device Registre ( Sottotitolo C – Registro nazionale dei Dispositivi Médici), che è prevista una scheda per ogni persona che ha o sarà munita di un dispositivo sottocutaneo: Il " Secretary " stabilirà  un " registro nazionale dei dispositivi medici " (in quel paragrafo sono chiamati "registro") per facilitare l’analisi della loro sicurezza dopo la commercializzazione, con i dati di ogni dispositivo che è o è stato utilizzato su un paziente…”
Quindi tutte le persone che avranno ricevuto il microchip saranno schedati in un nuovo registro che ancora non esiste.

Con il pretesto di assicurare meglio l’assistenza sanitaria e preservare la salute dei cittadini, tutta la popolazione sarà marchiata con un microchip elettronico e schedata. L’inizio della marcatura obbligatoria per tutti è previsto a partire dal 2013.

Alla pagina 1006 del progetto, è fatta una precisazione sulla data di entrata in vigore del dispositivo: “ENTRATA IN VIGORE. Il Ministro della Salute e dei Servizi Sociali,  metterà in opera il registro in virtù dell’articolo 519 (g) della Legge Federale sul cibo, i farmaci e i prodotti cosmetici come da aggiunta nel paragrafo, non più tardi di 36 mesi dalla promulgazione della presente Legge, senza preoccuparsi se le regolamentazioni definitive per stabilire e utilizzare il Registro siano state promulgate o meno in quella data”.

Quindi 36 mesi a partire dalla data di entrata in vigore della Legge! Questo ci dà 3 anni. Il 2013 è l’anno in cui la marcatura obbligatoria dovrebbe incominciare. Da notare che entrerà in vigore anche se non sarà stata adottata nessuna regolamentazione sul suo utilizzo e che sia presente o meno un inquadramento ben definito sull’utilizzo del “registro”.

Tradotto e pubblicato in italiano da ASTRONEWS

Leggi anche:
LA LUNGA OMBRA DEGLI RFID 
RFID: IL CAOS RADIOCONTROLLATO 
Le Economie Su Scala Non Falliscono: QUESTO SARA' L'ANNO DEL RFID 
GLI AMERICANI SARANNO MICROCHIPPATI? 
CONTRO LA MANIA DI CONTROLLO: LIBERTA'...NON PAURA!